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(biz - katantzarion, e in documenti del sec. XI anche Catacium, nome latinizzato , a 1183, Catansarios. - a 1194 Kasroy Katà-antzàrion, arab, angar, piano) “sotto una terrazza montana” o meglio, dando al prefisso katà il valore diyepèr, sopra un rilievo tabulare.

La Zona Archeologica è nel Comprensorio della Frazione Gagliano cioè: Archeologicamente indiziato tutto il territorio circostante, fra la Fiumarella e il Corace, e specialmente le contrade “Petra Gnazia” “Gnio” Cutura e “Petruso, sul Colle Petrusa, resti di un villaggio indigeno protostorico italico fortificato, ascrivibile alla tarda Età del bronzo e della prima metà del Ferro (sec. IX - VIII a. C.) con fondi di capanne a pianta circolare, avanzi di costruzioni a volta, sepolcreto con tombe scolpite nella pietra tufacea, reliquie di robusta cortina muraria di precinzione del colle. Sul pendio della collina, vestigia varie d’insediamento greco - romano. In basso, verso la pianura (specie nella località “Petra Gnazia”) resti di Necropoli ellenica e di abitazioni di età greca (basamenti). Nel territorio, recupero di suppellettile varie, di età greco - romana, fra cui, notevolmente maschere Bruzio italiote, che farebbero supporre l’esistenza nei paraggi, di un edificio teatrale o di culti agrari.

 

Edifici nella città

Castello Normanno - Scarsi resti del poderoso fortilizio medievale, eretto da Roberto il Guiscardo nell’a. 1060; bella torre quadrata, merlata dell’originario complesso di età normanna.

In una nicchia del muraglione perimetrale sulla Piazza Matteotti, la Fontana del Cavatore; pregevole opera scultorea (in bronzo e granito, opera di G. Rito; espressivo simbolo del “Lavoro umano”.

N. B. Siamo nel 1975 e questa bellissima opera, non esiste più. Corre voce che un personaggio politico ha creduto trasferirla in una villa privata a Copanello.

 

Duomo

(Chiesa cattedrale dell’Assunta e di SS: Pietro e Paolo)

Edificio di culto eretto agli inizi del sec. XII ad opera di architetti e maestranze campani restaurato nel 1665, distrutto dal terremoto del 1783, rifatto in più eletta forma e in stile neoclassico nel XIX secolo su progetto di Emanuele Paparo.

Fra le molte opere  d’arte figurano nel Duomo, sculture marmoree e fra queste: Madonna col bambino; pregevole gruppo statuario bizantineggiante, scolpito a tuttotondo su base decorata, datata a. 1591 opera tardo rinascimentale di seguace di Antonello Gaggini.

Molti sono gli edifici di culto sparsi nei vari rioni della Città, dove possono ammirarsi autentiche opere d’arte pittorica e scultorea di valenti  artisti.

Museo provinciale - Collezioni archeologiche, artistiche e numismatiche, materiale epigrafico, sculture marmoree, bronzee, lignee e in avorio. Terrecotte vascolari, tessere plumbee greche e romane. Bolli bizantini. Pinacoteca con quadri di Antonello da Messina., Salvator Rosa, Mattia Preti, Filippo Palizzi, Andrea Cefaly, Antonio Migliaccio ecc.

Interessante la collezione di monete antiche magnogreche e romane (circa 6.500 pezzi) e moltissimi cimeli marmorei, fittili e lignei.

Villa Trieste - Grazioso giardino pubblico con splendida vista. Statue di grandi calabresi, opere di Jerace ecc.

In città di notevole importanza: Palazzo della provincia, palazzo del Comune, Palazzo di giustizia, Università Teologica, Teatro Masciari, Monumento ai caduti guerra 15/18, monumento al generale Stocco ecc.

 

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