Il “Cammino della Prima Italia “
Dallo Ionio al Tirreno: tra storia, arte, filosofia e un grande
sogno di fratellanza.
Curinga, 06
settembre
2020
Il “Cammino della Prima Italia “ termina sulle rive
curinghesi del Mar Tirreno . La prima edizione del
cammino inizia da Squillace lido, dove con una breve e
suggestiva cerimonia, di prelievo delle acque limpide e fresche
dello Ionio, tra la curiosità e le domande dei bagnanti
, si dà il via al cammino calabrese, in un luogo simbolo della
nostra identità italica. L’ istmo tra i due mari, è nel punto
più stretto d’ Italia ed è la culla della civiltà e della
cultura europea . Patria del mitico re Italo, patria
adottata da Pitagora, dove sviluppò e mise in pratica la
sua filosofia, culla della Magna Grecia, patria di
Cassiodoro, dove nasce il Vivarium , prima università
europea, e mille e mille uomini, storie, fatti, legende, che
fanno di questi 30 km di terra, tra i due mari, uno dei posti
più suggestivi e ricchi di carica vitale, che andrebbe ripensato
e rivissuto nella sua essenza, più genuina e più pura, scevra da
preconcetti che spesso appannano la vista e la mente.
Un
cammino attraverso sentieri persi nella memoria, ma vissuti da
generazioni che hanno lavorato, si son spostati, hanno curato
questo particolare e unico territorio, che ha dato loro da
vivere, a contatto con una natura integra e favorevole. Un
cammino questo, che ha attraversato non solo luoghi, ma anche il
tempo, secoli e millenni di storia, con la scoperta di chiese
abbandonate, ponti fantastici, monasteri grandiosi, alberi
millenari, e un’accoglienza come solo nel nostro sud, nelle
nostre terre, ti fa sentire parte di un mondo, che ancora ti
coccola , ti fa accorgere con stupore che sei veramente il
benvenuto, l’ ospite gradito, il compagno di viaggio unico, di
un mondo ormai troppo frettoloso.
Tre giorni di cammino lento, pochi Km al giorno per vedere,
ascoltare, annusare, pensare, meravigliarsi, partecipare,
condividere, sudare, faticare, gioire, parlare, intrappolati
nella magia dei luoghi
-Venerdì 4 settembre 2020 lungomare
Ulisse di Squillace e prelievo di una ampolla d’acqua del
mare Jonio, partenza dal Castello di Squillace, tappa presso San
Fantino, arrivo ad Amaroni
-Sabato 5 settembre passo
Fossa del Lupo, arrivo previsto in località Monte
Contessa - visita al Platano millenario di Curinga e
all’Eremo di Sant’Elia Vecchio.
-
Domenica 6 settembre Piazza
Immacolata di Curinga, arrivo previsto alle Terme Romane
di Acconia. Torre Mezza Praia di Curinga, dove si è
presa l'acqua del Tirreno e si è unita a quella dello Jonio
I percorsi sono
stati curati e tracciati da Riccardo
Elia, Salvatore Mongiardo,
Barbara Truglia, Cesare
Cesareo, Agazio Gagliardi.
L’ organizzazione è stata curata nei minimi particolari dal
Comitato Territoriale UISP di Catanzaro,
con il suo instancabile e vulcanico presidenteFelice
Izzi.
Salvatore
Mongiardo, fondatore e scolarca della “Nuova Scuola
Pitagorica” è stato l’ ideatore e il promotore del
Cammino della Prima Italia e ha fatto da collante e da punto
di riferimento, delle varie componenti culturali e associative,
che hanno aderito a questa Prima Edizione;
tra le altre ci teniamo a sottolineare l’ Associazione “La
Duna di Acquania” con la sua presidente Rossella Oscuro
che ha provveduto a far preparare il “Bue di Pane”
simbolo pitagorico
della fine di
ogni uccisione. Coinvolte
anche le amministrazioni Comunali, nei cui territori il cammino
è transitato, con particolare coinvolgimento dei comuni di
Squillace, Amaroni, Cortale, Iacurso, Curinga , ai sindaci
,che hanno voluto salutare i partecipanti, sono state consegnate
delle targhe ricordo, che ufficializzano il loro fattivo
coinvolgimento.
Ci sarebbe ancora molto da dire, ma le sensazioni, lo
spirito d’ avventura, la passione che ognuno dei 60
partecipanti, ha messo, sarebbero da raccontare con 60 diari
di viaggio, sicuramente ognuno diverso dagli altri, ma con uno
scopo comune: quello che si rifà a quel tale Pitagora,
che aveva avuto 2500 anni fa una visione, un sogno,…. realizzare
un mondo senza armi, senza odi, con la parità e la dignità tra i
sessi e vivere in un mondo di pace.
Abbiamo per il momento appeso gli scarponcini e le
racchette, ma non abbiamo appeso la voglia di ripartire per la
prossima edizione del “Cammino della Prima Italia”
Cesare Natale Cesareo
Da Squillace a Curinga Prima
Edizione de' "Il Cammino della Prima Italia"