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				Domenico ci scrive da 
				
		
				
				Farra di Soligo (TV) 
				
				
				Avere un sacco di cose da dire e non saper trovare l’inizio. 
				Questo penso proprio che sia stato il peggior modo per iniziare 
				una lettera. Comunque mi chiamo Domenico figlio di “mastru 
				Nicola chi abita a u chianu e l’ari” e ormai da anni, o meglio 
				posso anch’io dire decenni che vivo “lassù” (come mi è stato 
				apostrofato nei 5 giorni di ferie trascorsi al mio paese). Posso 
				dire che ogni anno provo la stessa fantastica emozione, quando 
				arrivo a “ u capu” metto la freccia e mi accingo a fare “a 
				sagghiuta e Curnga” e a qualsiasi ora è l’arrivo faccio sempre 
				il giro dalla piazza e quindi finalmente a casa dopo un viaggio 
				che conta ben 1.200 Km. Vorrei descrivere ciò che si prova in 
				quel momento, ma non sono né un poeta tanto meno un cantante, 
				comunque è una bella sensazione. Quest’anno, nei giorni 
				trascorsi a Curinga,  a differenza degli anni precedenti, non ho 
				affrontato alcun discorso critico nei confronti del mio paese e 
				dei miei paesani. Mi spiego, vivendo in un contesto molto simile 
				 (Farra di Soligo che conta una popolazione di circa 8200 
				abitanti su un territorio di 28 Kmq), ero istintivamente portato 
				a fare dei paragoni, che, chiaramente gli anni mi hanno fatto 
				capire che sono sterili, senza senso e volendo rincarare la 
				dose, sciocchi. Curinga è bella così come è con le sue viuzze, 
				la sua montagna, il suo mare, con tramonti che ci invidia mezzo 
				mondo e tanta bellissima gente che ha il vanto di essere la più 
				ospitale di tutti. Si mangia bene e si beve meglio. E’ chiaro 
				che tutto cambia, non sempre in meglio, ci sono alcune cose che 
				hanno la priorità su altre. Al panorama della montagna si sono 
				aggiunte le pale eoliche, le baracche al mare sono state 
				sostituite da altro, ma la comunità è ben altro. Gente che 
				lavora duro e deve fare i conti con l’arte dell’arrangiarsi per 
				arrivare a fine mese, e nonostante tutto, un saluto non si nega 
				mai a nessuno. Questo è ciò che ho portato con me a Farra.  Un 
				affettuoso abbraccio a tutti i Curinghesi ovunque voi siate.
				 
				
				
				  
				
				
				N.B. Allego delle foto panoramiche del paese che mi ospita - 
				Farra di Soligo (TV) 
				
				   
				
				   
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