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Il Santuario del Carmine
Sopra un poggio dominante quasi
tutta la piana di Curinga troneggia
il Santuario del Carmine col suo
alto campanile che richiama
all’architettura normanna con luci
ad arco acuto. Chi si ferma sulla
terrazza antistante e volge lo
sguardo all’incantevole panorama
con la distesa pianura ed il litorale
del golfo (già Sinus Ipponiate In
questo poggio nel 1705 i Padri
Carmelitani del Convento di S.
Elia, fondarono la confraternita
del Carmine su concessione del
Padre Generale dell’Ordine
Carmelitano e col beneplacido del
Vescovo di Nicastro Monsignor
Nicola Cirillo che approvò la
fondazione il 26 agosto dello stesso anno mentre la Chiesa era
annessa al Convento di S. Elia. Tanto risultò dall’Archivio Curiale
di Nicastro. Dall’archivio della Parrocchia risulta la costruzione
nel 1629. Prima fu edificato il Convento e poi la Chiesa.
Trascriviamo quanto Padre Domenico di Badolato ci tramanda nel
suo libro a pag 366: «Il Carmine apparteneva al Monastero di S.
Elia della Provincia di Sicilia, fondato dai Carmelitani del Primo
istituto nel 1472 e nel 1724 annesso alla provincia di Calabria per
decreto di papa Benedetto XIII. Questo sorse prima nella
montagna S. Elia, tra Curinga e S. Pietro, ove si scorgono dei
preziosi avanzi e trasferito poi a Curinga esistette fino al 1809».
Attualmente vediamo l’interno di questo Santuario di architettura
corintia, decorato a stucco lucido e doratura a foglia, opera
dell’architetto e pittore Agostino Guzzi da Miglierina. Vi figurano due
affreschi di detto artista ed un quadro ad olio del pittore vibonese prof.
Natale Cesareo fu Giuseppe della scuola napoletana dell’800 un
prezioso organo a canne azionato da un mantice del ‘700 fatto
costruire dall’ allora Priore Vincenzo lo Russo
Il quadro rappresenta la purificazione al tempio, con la Madonna che
consegna il Bambino Gesù a Simeone. È stato offerto dall’artista per voto dopo che un fulmine
caduto sul campanile è arrivato al punto dove attualmente è situato il quadro senza arrecare notevoli
danni ai fedeli che assistevano alle funzioni religiose.
Dopo il terremoto del 1908, in occasione di una visita effettuata in seguito al movimento tellurico,
vi officiò in detto Santuario il Cardinale Portanova. La Chiesa del Carmine è stata elevata a
Santuario nel 1952.